Ci sono molti luoghi comuni che riguardano la Sardegna e piano piano, attorno a questa meravigliosa isola, si è formato un alone di straordinaria notorietà.
Il grande mito Sardegna, il fascino di un vero e proprio continente, la sua civiltà plurimillenaria, non possono però essere cose date per acquisite, scontate, ma sono il frutto di politiche attente che a partire dagli anni 50/60 hanno cercato di valorizzarne i pregi. L’isola con le sue splendide spiagge e la sua rigogliosa macchia mediterranea che le circonda, ha saputo finora tutelare il suo territorio e conciliare le sue esigenze di uno sviluppo turistico compatibile con la difesa dell’ambiente. Ha voluto un equilibrio delicato verso il quale anche la legislazione regionale e i regolamenti locali, hanno voluto porre la loro attenzione a tutela di un prezioso patrimonio naturale non eguagliabile.
Il territorio della Gallura-Costa Smeralda con i suoi oltre 400 km di aree costiere è caratterizzato da una forte connotazione naturalistica che vede una grande area boschiva a macchia mediterranea con totale assenza di barriere fisiche e visive di carattere agricolo e industriale, con una bassa densità di insediamenti in prossimità delle coste (soggette a normativa di tutela del paesaggio).
Parlando della Gallura non si può non fare un richiamo alla Costa Smeralda creata e voluta da Karin Aga Khan negli anni 60, oggi sinonimo di eccellenza e lusso. L’intervento dell’Aga Khan hanno avuto un effetto-trascinamento con il quale diversi imprenditori, anche dall’estero, confluirono in questa regione. Architetti, artigiani, artisti, professionisti dell’edilizia lavoravano al fianco di imprenditori, cercando e facendo propria quella sensibilità verso il loro territorio originario, sforzandosi di rispettare nell’architettura proposta il contesto ambientale locale, spontaneamente, ma sensibilmente si sono visti impegnati con le autorità locali per creare i primi vincoli paesaggistici già dagli anni 60, creando una Università di cultura che ha poi fatto scuola in Sardegna. Quest’esempio è la dimostrazione che gli interventi apportati abbiano prodotto benefici per il territorio costiero ma anche verso quello più interno.
Partendo infatti dalla consapevolezza dell’unicità e ricchezza che questa regione possiede è possibile pensare a un modello di sviluppo immobiliare e turistico che sappia valorizzare le caratteristiche locali di autenticità, puntando su un rapporto equilibrato tra tradizione e innovazione, con particolare attenzione alla salvaguardia dell’ecologia e della eco-sostenibilità.
Necessità primaria del nostro tempo è poter scegliere uno di quei rari luoghi dove l’armonia e l’equilibrio tra sviluppo e natura incontaminata è davvero garantita. La Gallura è uno di questi incantati luoghi. Il mare non è percorso da grandi cargo petroliferi, le correnti marine, grazie alla proprietà benefica di una costa estremamente frastagliata, creano un ecosistema equilibrato e protetto.
L’aria , con l’avvicinarsi salutare di un vento e una brezza marina tersi e trasparenti che rinnovano di continuo l’atmosfera l’atmosfera respingendo i flussi contaminatori, anche per la totale assenza fitti insediamenti industriali, ha una trasparenza particolare. La terra, sapientemente dosata nella sua composizione geologica fra rocce e zolle feconde, dominata da una corona di montagne che filtrano la purezza delle correnti aeree, accoglie una flora originalissima e profumata, una fauna selvatica protetta e rara.
La qualità della vita, come spesso si dice superficialmente, qui si tocca con mano, la per bassissima intensità abitativa per km quadrato, per le dimensioni dei nuclei abitativi, per le moderne attrezzature presenti ed utilizzabili per la tutela della salute e per i grandi spazi a disposizione dell’uomo. Si la Gallura, saggiamente, difende la vita dei suoi abitanti. Porto San Paolo e la Pinnetta sono una parte importante della Gallura.
Il vasto territorio è particolarmente ricco di manifestazioni ed eventi di carattere folkloristico, enogastronomico, poetico letterario e culturale, partendo dalle feste e sagre paesane, soprattutto nel periodo da maggio a settembre, senza tralasciare il periodo autunnale delle “portas apertas” dell’entroterra sardo. Si distinguono in particolare le sagre di Sant’Elìa, San Tomaso, la sagra del mirto di agosto a Telti, la sagra del vermentino a Monti, e tante altre ancora.
Fra gli eventi culturali sono particolarmente noti il festival del cinema di Tavolara, il festival Time in Jazz di Berchidda e la biennale Isole di Padru oramai conosciuti non solo nell’isola, ma in tutta Italia e noti anche a livello internazionale e tanti altri ancora.